Il batterio Pseudomonas aeruginosa sta diventando una delle cause più importanti di infezioni da gram-negativi associate all’assistenza sanitaria e sempre più resistente a più antibiotici.

È l’agente patogeno più comune, opportunistico e difficile da eradicare. Le infezioni da Pseudomonas sono complicate e possono essere molto pericolose.

L’infezione da Pseudomonas aeruginosa è una tipica infezione correlata all’assistenza, tra le più comuni e difficili da debellare. Per questo motivo noi di AMIL Care pensiamo sia utile approfondire con chi ci legge le caratteristiche di questo insidioso batterio, per aiutare la prevenzione delle infezioni ospedaliere. Iniziamo dicendo che si tratta di un batterio Gram-negativo, un patogeno opportunista resistente a più antibiotici, che colpisce soprattutto persone con difese immunitarie o barriere fisiche compromesse, in particolare pazienti ricoverati da più di una settimana. Qualunque dei diversi tipi di batteri Gram-negativi del genere Pseudomonas, in realtà, può causare una serie di infezioni in parti dell’organismo diverse, specie in situazioni a rischio.

Viene da domandarsi: come prevenire le infezioni da Pseudomonas aeruginosa? La prevenzione delle infezioni da Pseudomonas aeruginosa dipende da molti fattori, tra i quali risultano molto importanti la sterilizzazione degli strumenti e la disinfezione degli articoli non critici e delle superfici ambientali con sostanze mirate.

Che tipo di batterio è Pseudomonas aeruginosa?

Per chiarire meglio la situazione vale sicuramente la pena sapere che i batteri possono essere classificati in diversi modi. Una differenziazione importante è quella tra batteri Gram-positivi e batteri Gram-negativi, di cui fa parte lo Pseudomonas aeruginosa, oggetto dell’articolo. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Sono detti batteri Gram-negativi quei batteri che assumono il colore rosso in seguito all’applicazione di un processo chimico denominato, appunto, colorazione di Gram. I batteri Gram-positivi, invece, tendono ad assumere una colorazione blu.

La colorazione diversa è causata da una numerosa serie di fattori, tra i quali la presenza, nei batteri stessi, di pareti cellulari particolari. Conoscere il tipo di batterio è quindi fondamentale perché, a seconda del risultato del test di Gram, si creeranno infezioni diverse e si dovranno utilizzare antibiotici differenti.

I batteri Gram-negativi sono avvolti in una capsula protettiva, che aiuta a impedire che i globuli bianchi, adibiti all’eliminazione dell’infezione, ingeriscano i batteri. Sotto la capsula, in questo tipo di batteri è presente una membrana esterna che li protegge da tutta una serie di antibiotici, come la penicillina. Non solo: se alterata, la membrana può rilasciare endotossine, sostanze tossiche che possono andare a peggiorare i sintomi durante le infezioni da batteri Gram-negativi.

Entrano in questa categoria una grande quantità di infezioni batteriche, come ad esempio la polmonite, la peritonite, la brucellosi, le infezioni da Campylobacter, il Colera, Infezioni da Escherichia coli, la pertosse, la salmonella, la febbre tifoide, la shigellosi, la tularemia e, naturalmente, le infezioni da Pseudomonas.

Purtroppo, i batteri Gram-negativi stanno aumentando la loro antibiotico-resistenza: sono quindi maggiormente resistenti all’azione degli antibiotici. Questo può dipendere dalla mutazione dei geni che formano i batteri: in certi casi, un batterio può “prendere” il gene di antibiotico-resistenza da altri batteri, e farlo proprio.

Il batterio dello Pseudomonas aeruginosa

I batteri del genere Pseudomonas, compreso quindi il batterio della Pseudomonas aeruginosa, sono presenti nel terreno e nelle acque di qualsiasi parte del mondo.

Sono batteri che prediligono le zone umide, come ad esempio i water e i sanitari in generale, i lavandini, le vasche idromassaggio, le piscine non disinfettate a dovere, ma possono essere presenti anche in soluzioni antisettiche disattivate, o scadute. Possono anche trovarsi, seppure occasionalmente, nelle ascelle e nelle aree genitali di persone sane.

A livello estetico, un batterio di Pseudomonas aeruginosa ha l’aspetto di un piccolo bacillo di 0,5 – 1,0 µm per 1,5 – 5 µm. Ha inoltre da uno a tre flagelli unipolari, che gli permettono naturalmente il movimento. Inoltre, è un batterio sporigeno: questo significa che, in condizioni di scarsa nutrizione e di un ambiente sfavorevole, è in grado di produrre spore, cioè una particolare cellula caratterizzata da un rivestimento che la rende resistente anche a grandi variazioni termiche o ai disinfettanti.

Cos’è l’infezione da Pseudomonas aeruginosa e come si contrae?

Come abbiamo accennato all’inizio l’infezione da Pseudomonas aeruginosa è una delle più comuni infezioni correlate all’assistenza: questo significa che, nella maggior parte dei casi, si contrae nelle strutture ospedaliere o affini. L’importanza della disinfezione degli ambienti sanitari, quindi, si fa questione urgente, soprattutto perché lo Pseudomonas aeruginosa colpisce maggiormente persone con difese immunitarie o barriere fisiche – come pelle o mucose – compromesse.

Le infezioni da Pseudomonas aeruginosa variano da infezioni esterne minori, fino a patologie gravi e potenzialmente letali. Le infezioni si presentano con più frequenza e tendono a essere più gravi in diversi soggetti, come quelli che sono debilitati a causa di certe malattie gravi; coloro che soffrono di diabete o fibrosi cistica;  coloro che soffrono di malattie che indeboliscono il sistema immunitario, come l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV); coloro che assumono farmaci che sopprimono il sistema immunitario.

La pericolosità di questi batteri deriva anche dal fatto che questi possono infettare la totalità dell’organismo umano: apparato epiteliale, apparato scheletrico, orecchie, occhi, vie urinarie, polmoni, valvole cardiache, oltre alle ferite (come ustioni, lesioni o ferite da intervento chirurgico).

L’utilizzo di dispositivi medici, come i ventilatori meccanici, le cannule per intubazione e i cateteri inseriti in vescica o in vena, aumenta il rischio di infezioni da questo batterio. L’infezione avviene in tre fasi distinte:

  • l’attacco del patogeno e la conseguente colonizzazione dell’organismo;
  • l’infezione locale dell’organismo ormai infetto;
  • il passaggio del batterio Pseudomonas aeruginosa nel sangue, e la successiva malattia sistemica.

Sintomi dovuti all’infezione da Pseudomonas aeruginosa

I sintomi che sono associati a un’infezione da Pseudomonas aeruginosa variano a seconda dell’organo colpito.

Tra i sintomi, troviamo: febbre, disidratazione, cianosi, lesioni emorragiche e necrotiche, fastidi addominali, cellulite, fascite, soffio cardiaco, difficoltà di movimento, eritema congiuntivale, secrezioni oculari purulente.

Queste infezioni possono portare anche a tutta una serie di problematiche, come l’insorgenza di problemi respiratori (la polmonite, per esempio), una elevata o non adeguata presenza di batteri nel sangue, l’endocardite, una serie di problemi al sistema nervoso centrale (meningiti o ascessi cerebrali), problemi all’orecchio (otiti), problemi agli occhi (come endoftalmite o cheratite batterica), problemi ad ossa e articolazioni (come l’osteomielite), problemi gastrointestinali (come diarrea, enterite o enterocolite), problemi alle vie urinarie, problemi dermatologici (ad esempio ectima gangrenoso).

Come curare un’infezione da Pseudomonas aeruginosa?

Proprio a causa del fatto che l’infezione da Pseudomonas aeruginosa è particolarmente aggressiva e, in certi casi, fatale, è bene prestare molta attenzione e affidarsi al proprio specialista curante.

Generalmente, le infezioni da Pseudomonas aeruginosa vanno trattate con farmaci antimicrobici, in particolare antibiotici che devono essere accuratamente scelti tenendo conto del fatto che il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è sempre più diffuso.

In casi complicati può essere necessaria una terapia combinata a base di due farmaci distinti, ad esempio un beta-lattamico e un aminiglicoside.

Ancora, in caso di infezioni superficiali agli occhi può essere sufficiente una terapia topica, cioè concentrata sul luogo dell’infezione, mentre per quanto riguarda la presenza di infezioni gastrointestinali, si può prevedere di abbinare al trattamento con gli antibiotici un’idratazione adeguata.

In alcuni casi, magari per rimuovere tessuti necrotici o per drenare eventuali ascessi, può essere necessario intervenire chirurgicamente. Solo in casi gravissimi potrebbero essere invece necessarie delle amputazioni.

L’importanza di una seria e attenta sanificazione negli ambienti ospedalieri nella lotta contro lo Pseudomonas aeruginosa

Come abbiamo detto nell’articolo, l’infezione da Pseudomonas aeruginosa si contrae più facilmente in ospedale e nelle strutture affini. AMIL Care è specializzato nella disinfezione e nella sanificazione di questi ambienti: utilizzare prodotti e macchinari efficaci si fa quindi fondamentale, affinché si possano ridurre drasticamente le infezioni da Pseudomonas aeruginosa, uno dei batteri più difficili da eliminare.

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